Data: 24 giu 2018
Nazione: Russia
Chilometri tappa: 110
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Eccoci in Russia!
110 km che ci hanno portato da Braniewo, ultimo baluardo polacco a 6 km del confine russo, fino ad un paesino chiamato Lesnoy a pochi chilometri da Zelenogradsk, bella cittadina turistica sul mar Baltico.
Lesnoy è all’inizio di quella lingua di sabbia e foresta che collega la Russia alla Lituania, lingua che domani percorreremo fino a Klaipeda.
È stata una tappa strana: partita lenta, fatta tutta di saliscendi leggeri con a tratti molto vento contrario.
Abbiamo due episodi degni di nota oggi. Il primo è l’attraversamento della dogana russa, durato circa 40 minuti con 4 controlli ben distinti.
Il secondo è l’arrivo in hotel, dove con Eugenia abbiamo dato prova di un utilizzo di google traslate di un livello elevato.
Comunque abbiamo una stanza stanza! La Russia è disordinata, ci sono auto e camion dai più moderni a mezzi di prima della perestroica.
In gola ci si è messo una sorta di nodo, di amaro, creato dai gas di scarico e dall’aria pesante di questa zona.
Abbiamo attraversato Kaliningrado, dal centro molto bello e moderno. Tutto richiama ai mondiali di calcio e si vedono per le strade i volontari FIFA, per lo più ragazzi che danno indicazioni ai turisti.
Come sempre attraversare queste città richiede concentrazione e molta attenzione.
Il nostro russo migliora a vista d’occhio, o meglio, a bicchieri di birra. La cena è stata ottima ed abbiamo azzeccato tutti i nostri desideri…
Siamo stati abbordati da due fratelli con famiglia al seguito che cenano con una bottiglia di schotch e Coca Cola.
Che non si dica, che non ci siamo fatti dentro… Tra brindisi ed altro di sicuro abbiamo spianato la strada a Cassis sulle relazioni estere.